Solstizio d’Inverno e Rituale della Candela

da | Dic 13, 2023 | Alchimia Interiore | 0 commenti

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Ed eccoci qui. Siamo arrivati di nuovo a questo periodo dell’anno. Periodo molto speciale. Un periodo di particolare energia e posizionamento delle forze celesti.
Il ciclo della natura continua e non si arresta mai. Il buio e la luce continuano con la loro danza a scambiarsi i ruoli, con la loro naturale capacità di valorizzare i loro punti forti e di integrarsi l’uno con l’altra.
Siamo ora nel periodo di Avvento.

Avvento significa Venuta.

E’ il periodo che precede il Natale.

Natale significa Nascita.

Ed è un periodo speciale non solo per la religione cristiana ma per moltissime altre religioni che celebrano la nascita delle loro divinità proprio in questo periodo dell’anno (e non è certo un puro caso).
Il Natale arriva pochissimi giorni dopo il Sostizio d’Inverno (intorno al 21 dicembre, ogni anno ha variazioni di alcune ore).

Riporto un estratto di un articolo sul Solstizio d’Inverno:

“Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente “sole fermo”. Se ci troviamo nell’emisfero nord della terra, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo infatti osservare come il sole sembri fermarsi in cielo, fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale.

Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.

Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta.

 Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”. 

Interessante notare come, conoscendo i fenomeni della meccanica celeste, possiamo allinearci ai cambi di energia, capire anche razionalmente che cosa accade, assecondare e fluire con il flusso naturale, SENZA RESISTENZA, e beneficiando delle caratteristiche di ogni periodo per il Nostro Bene più Grande.

Questo è un momento quindi di raccoglimento.

Di concentrazione verso l’interno.

Come il seme che viene piantato. Il contadino sa che il seme ha bisogno del buio, del silenzio, di raccoglimento, di stare sottoterra senza vedere la luce del sole per poter germogliare e poter poi successivamente uscire dalla terra e diventare pianta.

L’uomo pianta il seme nella terra buia e poi aspetta. Nel frattempo se ne prende cura, bagna la terra, concima.

Non lo può VEDERE con i suoi occhi fisici ma SA che il seme sta germogliando, sotto terra, al buio.

Solstizio-Inverno-energia-ciclo-madre

Come una madre.
Non può VEDERE suo figlio all’inizio dentro al suo grembo
ma SA che quel figlio sta crescendo, al buio, dentro di lei.

 

Ricapitoliamo tutto il ciclo annuale della natura:

abbiamo il periodo di raccoglimento che giunge al suo massimo al sostizio d’inverno. Periodo di interiorizzazione, di buio, di vera FEDE, dove NON VEDIAMO i risultati all’esterno ma dove ci occupiamo di prenderci cura di ciò che accade DENTRO DI NOI.

E’ il momento di lavorare con la CONSAPEVOLEZZA dei propri PENSIERI e delle proprie EMOZIONI, osservandoli, accettandoli e istallando nuovi pensieri potenti e positivi.

CON FEDE, con FIDUCIA.

Sapendo che stanno lavorando DENTRO DI NOI.
Questo è il momento dove più che mai è vera la frase:

CREDERE PER VEDERE. Ora è il momento di CREDERE.

Per poi VEDERE i risultati anche sul piano materiale.

Dopo il solstizio di inverno arriva il Natale, la rinascita, la Luce che vince sul buio. Il sole prende sempre più spazio e la luce continua a crescere.

Arriviamo all’Equinozio di Primavera, intorno al 21 marzo, dove il giorno e la notte hanno la stessa durata. La luce inizia a prendere il sopravvento sulle tenebre. La natura si risveglia e possiamo vedere gli effetti nel MONDO MATERIALE. Le piante rinascono, i germogli appaiono, i fiori si aprono.

La luce continua la sua rimonta fino al Solstizio d’Estate, intorno al 21 giugno, giorno in cui abbiamo il giorno più lungo dell’anno. La massima manifestazione della Luce. Generalmente infatti tendiamo a restare più all’aperto, ad essere più estroversi, è il momento di gioire, celebrare. Anche la natura ha il suo picco nella produzione dei suoi doni.
Pochi giorni dopo il Solstizio d’Estate si celebra anche la nascita di Giovanni Battista. Un altro simbolo interessante. Giovanni Battista nasce dopo il sostizio d’estate e Gesù subito dopo il solstizio d’inverno.
Giovanni Battista è l’annunciatore, porta un messaggio di avere Fede, che qualcuno più potente di lui sta per arrivare. Gesù nasce al buio in una grotta in mezzo al niente chiedendoci di avere fede e fiducia.

Dopo il Solstizio d’Estate la luce comincia a dare spazio al buio. Lentamente ci riporta verso un periodo più raccolto. Si passa dall’Equinozio d’Autunno, dove la luce e il buio di nuovo si bilanciano, periodo particolarmente potente per la trasformazione, come ho spiegato in questo articolo per poi arrivare di nuovo a dicembre al Solstizio d’Inverno.
La manifestazione materiale ha anche nella natura il suo ritardo. I momenti più caldi (tendenzialmente! a parte le eccezioni come alcune estati italiane) arrivano dopo fine giugno, come i momenti più freddi arrivano dopo fine dicembre, intorno a gennaio, febbraio.

Teniamone conto anche nel nostro lavoro interiore. PRIMA c’è il lavoro interiore e POI c’è la manifestazione materiale. E ovviamente questo vale non solo durante il solstizio celeste ma per tutti i nostri percorsi.

Ricordiamoci dell’alternanza tra buio e luce e l’ordine di apparizione tra il lavoro interiore e la manifestazione nella materia.

Ma torniamo a questo momento speficio del solstizio di inverno. Ora è più che mai il momento di intensificare il lavoro interiore, di mantenere accesa la nostra Luce interiore.

 

Per questo, dunque, ti propongo qui sotto 2 pratiche.

La Cerimonia del Solstizio d’Inverno

 

E la seconda pratica, che puoi trovare qui sotto:

Il Rituale della Candela

Candela-rituale-solstizio-inverno

Il Rituale della Candela

Per mantenere accesa la nostra Luce Interiore e collegarci alla Divinità dentro di noi possiamo utilizzare un simbolo concreto: la candela.

  • Ogni volta che accendiamo una candela ricordiamoci che è come accendere quella Luce dentro di noi. O meglio Ri-accendere quella Luce, dargli nuova attenzione, ricordarci che è sempre lì, è solo che a volte che ne dimentichiamo.
  • Accendiamo la candela, con calma, consapevolezza, come un rituale, sentendo che è Divinità dentro di noi sta prendendo il suo spazio.
  • Mentre avviciniamo la fiamma alla miccia sentiamo che ci siamo collegando al Divino. Facciamolo con rispetto, con Grazia. Come quando ci prepariamo ad un incontro importante, con quella gioiosa eccitazione. Con Entusiasmo. Ricordando che Entusiasmo deriva dal greco: [en] dentro [thèos] dio. Il Dio dentro di noi.
  • Quando la fiamma si accende rimaniamo un momento ad osservarla per connetterci alla nostra Luce interiore.
  • Sorridiamo e pratichiamo la respirazione consapevole con 3 respiri lenti e profondi, svuotando la mente insieme ai polmoni, rilassando le spalle e poi tutto il corpo. Torniamo al momento presente. L’unico momento di REALE connessione con Divino. (Ricorda che passato e futuro sono parte solo della nostra mente e non sono reali!).
  • Accendiamo poi anche un pensiero positivo dentro la nostra mente con una semplice preghiera di ringraziamento.

Ti posso suggerire una preghiera come questa,
o anche una sola di queste frasi:

Grazie per poter essere stato/a scelto/a
come il veicolo di manifestazione del Divino qui su questa Terra.

Posso sentire ora di essere in totale unità
col mio corpo, la mia mente e la mia parte Divina.

Rimango aperto/a e a disposizione
per contribuire al bene più grande mio e di tutti gli esseri
attraverso la libera espressione del Divino dentro di me.

 

  • Certamente sentiti libero di esprimere quello che senti con altre parole che senti più tue. Ti suggerisco comunque di esprimere una preghiera che non contenga parole di richiesta, di speranza come “vorrei…”, “ti chiedo di…”, “spero…”, ma che contenga parole di certezza, di ringraziamento anticipato, di connessione IN QUEL PRECISO MOMENTO e non in un momento futuro.
  • Puoi praticare il Rituale della Candela in ogni momento della giornata, particolarmente indicate sono le ore serali, poco prima di ritirarti e coricarti, magari prima di leggere un libro ispirante su temi spirituali o di meditare.

Alcuni suggerimenti:

1. Prima di meditare, scegli uno spazio dove sai che non sarai disturbato, sono solo pochi minuti, quindi, puoi chiedere alla tua famiglia o a chi è con te, di lasciarti da solo per quel periodo.

2. Potrai anche tenere la candela davanti a te durante una meditazione successiva ed osservarla per pochi istanti prima e dopo. Questo ti permetterà di creare una sorta di “ancoraggio” alle sensazioni che proverai durante la meditazione. Successivamente, ogni volta che guarderai una candela accesa, potrai velocemente rivivere quelle sensazioni e riconnetterti alla Divinità dentro di te. Potrai così ottenere un maggior impatto della meditazione nel lungo periodo.

 

Ti auguro un meraviglioso, straordinario momento di profonda Connessione con questo speciale momento dell’anno e ti auguro come sempre di poter contaminare gli altri con la Tua Gioia, il Tuo Entusiasmo e il Tuo Amore.

Che tu possa sempre essere consapevole di quanta Bellezza hai dentro di TE,

Love,

Miranda

PS:

come sempre ricorda che i tuoi commenti sotto a questo articolo aggiungono ulteriore valore e contribuiscono a diffondere questi pensieri ad un numero sempre maggiore di persone per creare il Mondo che desideri

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