Equinozio d’autunno e San Michele Arcangelo

da | Set 23, 2022 | Alchimia Interiore | 0 commenti

Durante l’anno attraversiamo dei momenti dove l’energia si muove in specifiche direzioni e noi possiamo connetterci e approfittarne per lavorare con essa. Non è niente di strano ma semplicemente la natura segue i suoi cicli.

Uno di questi momenti speciali è proprio l’Equinozio d’autunno.
L’equinozio di autunno è fortemente legato a San Michele e alla sua energia di trasformazione e risoluzione.

San Michele è sempre molto presente in me  dopo aver percorso parte della via micaelica e sostato nei luoghi a lui dedicati  (Mont Saint Michel, Sacra di San Michele, Monte Sant’Angelo) e attendo sempre con particolare attenzione questi giorni speciali, tra l’equinozio di autunno, tra il 21 e 23 settembre e il giorno dedicato a San Michele e agli Arcangeli (29 settembre).

 

Mont-saint-michel

Mont Saint Michel in Francia

 

San Michele a Monte Sant’Angelo in Puglia

 

La Sacra di San Michele, provincia di Torino

La Sacra di San Michele, provincia di Torino

 

Ho trovato degli scritti interessanti di Omraam Mikhaël Aïvanhov e di Rudolf Steiner di cui condivido alcuni stralci, che ci possono aiutare a capire e ad allinearci meglio a questo particolare momento:

“Percorrendo la fascia zodiacale, il sole attraversa ogni anno i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi. Questi quattro punti, solstizi ed equinozi, coincidono con le quattro feste dette cardinali: Natale, Pasqua, S. Giovanni e San Michele, feste istituite dagli Iniziati per ricordare agli uomini che in quelle date il sole immette nell’universo delle forze particolarmente potenti, forze che gli uomini, se coscienti, hanno la possibilità di utilizzare per la loro evoluzione. L’invio di tali forze è organizzato e regolato da grandi spiriti che hanno ai loro ordini molti altri spiriti di minore importanza, incaricati di distribuire le energie sulla superficie del pianeta. Una moltitudine di spiriti si dedica a questa attività. Non bisogna pensare che, in natura, tutto si produca meccanicamente; non è così, ogni cambiamento è dovuto all’opera di entità incaricate di occuparsi dei minerali o dei vegetali, degli animali o degli uomini.”

Tra il 21 e il 23 settembre di ogni anno ha luogo l’equinozio d’autunno, al quale presiede l’Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo. I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l’essere umano.

La separazione è una legge della vita.
Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall’Arcangelo Michele:
la capacità di separare, di distaccarci, di riconoscere il momento di passare ad uno stadio diverso, superiore, a lasciare andare ciò che è morto per potergli dare l’opportunità di essere trasformato nuovamente in vita in un modo diverso.

Le forze presiedute dall’Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni.

L’arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest’arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino.

Adesso è Michele alla massima altezza, alla sua culminazione cosmica. L’emiciclo annuale che si avvia con Michele in autunno (e si conclude con Gabriele in inverno) è quello “dalla morte alla vita”, ritorniamo dentro, ripieghiamo su noi stessi e nella nostra interiorità, per consentirci poi di rinascere “a nuova vita”; quando – superato l’inverno – verrà inaugurato l’altro emiciclo, polare a questo, quello di Raffaele: “dalla vita alla morte”, il tempo in cui saremo nuovamente tutti proiettati fuori di noi, all’esterno. L’immagine di Michele che tiene la sua spada di ferro puntata sul drago è per l’Uomo, secondo Steiner, un grande “appello rivoltogli per l’azione interiore”. Perché egli impari a festeggiare la festa di S. Michele “facendone – appunto – una festa di liberazione da ogni timore o paura, una festa dell’iniziativa e della forza interiori“. Lasciamo dunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione e “alla libera forte e coraggiosa volontà, contraria ad ogni ignavia e ad ogni paura.”

 

AZIONE

 

Per me è il momento di fare una lista di ciò che voglio eliminare, che voglio lasciare andare, che ha concluso il suo tempo.
Persone, oggetti, impegni, abitudini, che sono ancora presenti in qualche modo nella nostra vita ma che hanno esaurito il loro ciclo.

Nella pratica si traduce in riempire sacchi della spazzatura oppure sacchetti pieni di oggetti da regalare a chi ne ha bisogno. Cancellare numeri di telefono dalla rubrica del cellulare, cancellare messaggi e foto di persone che hanno scelto o comunque stanno percorrendo una strada diversa dalla nostra in questo momento, smettere di fare azioni semplicemente perché “ho sempre fatto così” e non mi rendo conto che ormai sono parte del passato.

Se non ci riesci, non riesci a staccarti fisicamente o emotivamente da qualcuno o qualcosa, chiedi l’aiuto dell’Arcangelo Michele usando l’invocazione che riporto qui sotto.

 

Per approfondire vedi qui questo video
con I 4 suggerimenti chiave
per chiudere con il vecchio e lasciare spazio al nuovo
sotto la guida di San Michele

 

 

Invocazione dell’Arcangelo Michele

 

Invocazione San Michele

 

Come ho scritto all’inizio questo è uno dei periodi ciclici dove il sole immette nell’universo delle forze particolarmente potenti, forze che gli uomini, se coscienti, hanno la possibilità di utilizzare per la loro evoluzione.

Visto che l’equinozio è sotto l’energia di San Michele (e noi ne siamo coscienti :-)), allora possiamo chiedere il suo aiuto per aiutarci a trasformare e lasciare andare. Pensate alla situazione o alla persona per cui chiedete aiuto.

Ponetevi davanti all’immagine di San Michele (un disegno o una scultura) e prendete qualche momento per entrare in connessione con Lui. Poi pronunciate queste parole (o parole simili):

Arcangelo Michele, io ti invoco.
Recidi i fili della paura
che in passato mi hanno prosciugato
o mi hanno bloccato.
Ora sono dispost@ a lasciare andare tutto
il dolore in cambio della pace.

O anche:

Arcangelo Michele, io ti invoco.
Porgimi la tua spada e il tuo scudo di pace,
e permettimi di fare affidamento
sulla tua forza e sul tuo coraggio.
Aiutami affinché io riesca a sentirmi
al sicur@ e protett@
emotivamente, fisicamente,
finanziariamente e spiritualmente.
Grazie.

Ti auguro che questo equinozio sia una grande festa di trasformazione per te e per me e così potrà esserlo anche per il mondo intero.

Love,
Miranda

PS: se vuoi approfondire su come puoi connetterti all’intelligenza superiore ti segnalo il mio libro “Riprendi il tuo Potere” e se vuoi e passare realmente alla pratica guarda come è strutturato il Percorso Alchimia Interiore

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