Conflitti genitori-figli: come risolverli?

da | Ago 1, 2024 | Alchimia Interiore, Generazione A | 16 commenti

Alzi la mano chi non ha o non ha avuto disaccordi, conflitti, litigi con i propri figli. Direi inevitabile.

Molto spesso abbiamo opinioni, interessi, bisogni, preferenze, desideri diversi e contrastanti. Un genitore, ad esempio, potrebbe desiderare che il figlio segua certe regole, mentre il figlio potrebbe volere più libertà.

Ma non è una battaglia: io vinco e tu perdi, o viceversa.

Così è una questione di potere, che non porta beneficio a nessuno. Anzi. Si rischia di rimanere arroccati sulla propria posizione costruendo così un muro sempre più solido. Questo fa sentire distanti e sfiduciati, i ragazzi si allontanano sempre più, la relazione può incrinarsi fino a, in alcuni casi, diventare irrecuperabile.

C’è un’altra via che possiamo esplorare.

Ecco alcuni suggerimenti che puoi sperimentare per risolvere un conflitto:

Ascolto Attivo ed empatico:

Il primo passo è ascoltare attentamente senza interrompere. Lascia che tu@ figli@ parli liberamente, dimostra interesse e comprensione per i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni, cercando di vedere la situazione dal suo punto di vista. Ascolta con cuore aperto e accogliente per comprendere meglio i suoi bisogni.

Comunicazione chiara:

Esprimi i tuoi sentimenti e pensieri in modo chiaro, senza accusare. Parla in prima persona, portando solo i fatti, senza giudizio o interpretazioni, esprimendo come ti sei sentit@, utilizzando frasi come “Io mi sento o mi sono sentita…” invece di “Tu sei sempre…”.

Risolvere i problemi insieme:

Coinvolgi tu@ figli@ nella ricerca di soluzioni, tenendo in considerazione le necessità di entrambi. Dicendo: “Ti va di trovare insieme una soluzione che possa fare felici entrambi? Potremmo fare un passo, l’uno verso l’altro e sentirci entrambi più sereni”. Questo l@ fa sentire valorizzat@ e aumenta la probabilità di cooperazione.

Stabilire limiti e regole:

È importante avere regole chiare, coerenti e condivise. Spiega il motivo delle regole. Ogni società, come ogni sport, ha le proprie regole che aiutano a stare con gli altri, organizzare armoniosamente la convivenza e permettono di avere riferimenti e limiti entro cui muoversi. Ricorda che è stato preso un accordo, almeno per un certo tempo stabilito. Dopo questo tempo promuovi un confronto per rivedere insieme come sta andando.

Risolvere i conflitti può richiedere tempo.

Non c’è la bacchetta magica. È fondamentale essere pazienti e non aspettarsi cambiamenti immediati. Ma non rinunciare al primo insuccesso! Abbi fiducia. Cambiare modalità può essere spiazzante. Ma ricorda: non possiamo pensare di avere un risultato diverso facendo sempre le stesse cose.

Possiamo dare fiducia, mantenerci saldi e mettere in pratica (con costanza) ascolto e comunicazione empatica e la “modalità accordo” tenendo in considerazione i bisogni di entrambi.  Questo prevede fiducia reciproca e aiuta anche a smorzare sentimenti come rabbia, paura, ansia, risentimento.

Io stessa ho sperimentato e messo in pratica più volte, con pazienza, questi suggerimenti sia con mio figlio, sia durante le sessioni di coaching con i ragazzi che seguo. Ho visto in loro un grande bisogno di essere ascoltati e di avere un spazio dove poter esprimere il loro sentire.

Vuoi risolvere anche tu i conflitti in maniera più costruttiva e sentirti più seren@ e legger@?

Se vuoi, condividi qui e fammi sapere come va

Per approfondire:

16 Commenti

    • Anna Sorgente

      Grazie a te Letizia, felice che possa esserti utile nelle relazioni e nella gestione di conflitti o disaccordi. Grazie

      Rispondi
      • Valentina

        “Ascolto ” è sicuramente la parola magica. Le nuove generazioni fanno fronte alle distrazioni continue dei genitori sui telefoni. Proprio triste.

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        • Anna Sorgente

          Il Cellulare! Strumento sicuramente utile che ha rivoluzionato le nostre vite. Come tutti gli strumenti ha vantaggi e svantaggi, dipende dall’uso che se ne fa. Aiutiamoci ad essere più consapevoli del suo utilizzo, favoriamo momenti di condivisione senza telefono, magari proprio proponendo un accordo. Credo possa essere una buona cosa per entrambi. Grazie Valentina ❤️

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  1. Veronica

    Mi piace la parola “accordo”, sento che implica una relazione di rispetto reciproco e non di imposizione. Grazie Anna!

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    • Anna Sorgente

      Grazie Veronica, la parola ACCORDO fa rima con ARMONIA… 🙂 Grazie

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    • Franca Dell Oro

      Ciao Anna, ho letto con attenzione il tuo articolo che trovo molto interessante e utile. La mia più grande difficoltà in realtà è la gestione della mia reazione che a volte é impulsiva e semplicemente dettata dall istinto. Quando invece di fronte al conflitto o situazioni complesse prendo un tempo necessario affinché non mi “parta l embolo” (scusa l eufemismo ma é proprio cosi) riesco maggiormente ad avere un confronto costruttivo e “sano”.
      Quali vibrazioni hanno la capacità di toccare e sentire i nostri figli? Basta una smorfia sbagliata, un accenno di parola non giusta e si sentono giudicati. Io ho sperimentato sulla mia pelle che comunque é importante anche chiedere scusa e lavorare molto su se stessi e smetterla di pensare di dover essere perfetti e sentirsi perennemente inadeguati, in fondo come diceva Winnicot l importante è essere sufficientemente buoni….
      Grazie del confronto.
      Franca

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      • Anna Sorgente

        Grazie Franca del tuo prezioso commento. Hai toccato uno dei punti chiave: la gestione delle reazioni impulsive. I nostri figli, in particolare, hanno la capacità di sentire le nostre vibrazioni (o frequenze) interne più che le parole. Ecco perchè è così importante imparare a coltivare una frequenza interna salutare e lavorare su sè stessi. Poi a volte l’embolo parte lo stesso, e va bene così, accogliamo, l’importante è accorgersi. E anche chiedere scusa. Siamo tutti in Cammino, ogni giorno impariamo e comprendiamo qualcosa in più. Anche nel nostro team, nelle decisioni da prendere, ci chiediamo: è sufficientemente buono e sicuro? Allora va bene. Grazie ancora. Un abbraccio

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  2. Pietro

    Grazie Anna per i tuoi consigli sempre un piacere leggere gli articoli con le osservazioni e su come cercare di affrontare il rapporto genitori figli .

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    • Anna Sorgente

      Grazie Pietro, felice di sapere che queste riflessioni possano essere di aiuto nel gestire al meglio la relazione con i figli. L’importante è poi passare alla pratica! 🙂

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  3. Mimi' Penone

    Sempre difficile educare, ma anche una grande gioia essere genitore responsabile e consapevole. Le conquiste di figli e figlie sono sempre conquiste per i genitori, fin dalla loro nascita. Oggi piu’ che mai assistiamo a sfide efucative coinvolgenti. Il confronto delle reciproche esperienze aiuta a migliorarsi . Grazie Anna

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    • Anna Sorgente

      Grazie a te Mimì, so quanta attenzione metti e hai sempre messo nell’educare in modo responsabile e consapevole, sia come genitore che come insegnante e ora anche come nonna! Grazie 🙂

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  4. mariarosaria riccio

    …ne ho quattro di figli che ho accompagnato fin dalla culla. Ecco credo sia questa la bacchetta magica capace di evitare quel dolorosissimo conflitto tra noi genitori e loro, i nostri figli figlie così sempre preziosi ed amati a prescindere dalla loro età e dalle inesorabili fisiologiche differenze di visioni di gusti di scelte, ACCOMPAGNARLI, crescere insieme a loro conoscendo noi stessi e conoscendo il loro mondo che si affaccia e sboccia al proprio personale e delicatissimio ritmo. Quando nascevano e nascono le divergenze, e mano mano che crescono sono sempre più nette, mi sono sempre fermata chiedendomi qual è la cosa più mportante per me che sono l'”adulta”? mi sono sempre chiesta e mi chiedo; Accompagnarci è sempre stata la risposta. Dialogando, spiegando le nostre rispettive motivazioni, i nostri punti di vista nel pieno rispetto reciproco e trovare l’accordo perchè possiamo continuare a sorriderci costruendoi nostri passi, mantenendo l’INCONTRO evitando l’nutile doloroso scontro

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    • Anna Sorgente

      Grazie Mariarosaria, anche per me il dialogo e il rispetto reciproco sono fondamentali, soprattutto nelle divergenze. Grazie 🙂

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  5. silva

    “Ti va di trovare una soluzione che possa fare felici entrambi?” è la domanda che più mi risuona. Mi piace perché la posso usare in qualsiasi relazione, col mio partner, con i parenti, con i colleghi. Come mamma di una figlia ormai adulta penso e rifletto. E mi dico che se avessi avuto la consapevolezza di questa frase durante la sua infanzia e adolescenza avrei evitato qualche disputa. GRAZIE ANNA, molto utile anche questo tuo articolo!

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    • Anna Sorgente

      Grazie a te Silva, sì, si può sempre trovare una strada che possa fare felici entrambi, e la domanda apre le possibilità. Da usare in ogni relazione, non ha controindicazioni. :-)) Grazie

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