IL SECONDO CHAKRA È ANCHE DETTO “CHAKRA SACRALE”
Nome sanscrito: Svadhistana
- Demone: Senso di colpa
- Virtù: Piacere
- Significato: Dolcezza
- Localizzazione: Ventre, intestino
- Elemento: Acqua
- Funzione: Desiderio sessuale, procreazione
- Ghiandole: Gonadi
- Colore: Arancione
- Cibi: Liquidi
- Verbo: IO VOGLIO, IO SENTO
- Pietra: Ambra, corallo, opale
Il Secondo Chakra è collegato all’espressione IO SENTO
oltre all’espressione IO VOGLIO, perché è un luogo dove l’anima ha la possibilità di sentire ed esprimersi.
Il significato non è solo quello di dolcezza, ma anche di dimora, dove la divinità collegata è infatti la divinità femminile, Shakti.
Il chakra sacrale è sede del Dan Tien, letteralmente significa “campo (tian) di cinabro (dan)”, la pietra filosofale, ed è, nella fisiologia della Medicina tradizionale cinese, il luogo nel corpo dove il chi, l’energia vitale, viene conservata, accumulata e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo.
Le parti del corpo correlate sono reni, vescica, apparato riproduttivo, intestino e bassa schiena.
Ricordiamo i 3 PASSI DELL’EVOLUZIONE:
1.RIPULIRE
2.COSTRUIRE
3.CONDIVIDERE
1. Il SECONDO CHAKRA E… RIPULIRE
Nel caso di questo chakra significa ripulirci dai sensi di colpa, dalle emozioni negative, sperimentando un perdono che sia però incondizionato e quindi non legato all’ego.
Il perdono è innanzitutto per noi stessi.
Perdonando gli altri perdoniamo prima noi stessi.
“Chiesero un giorno al maestro sufi: che cos’è il perdono?
Egli rispose: è il profumo che emanano i fiori quando vengono schiacciati”
Nel Padre Nostro, come abbiamo approfondito in questo articolo, c’è un grande richiamo a questo chakra nella frase:
“Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”
ovvero perdonaci i nostri errori, i nostri peccati, come noi li perdoniamo a chi ci ha fatto del male (dal nostro punto di vista).
Il 2° chakra, la sede delle emozioni, dei sensi di colpa, dei giudizi, per rimanere pulito ci chiede di perdonare.
E se osserviamo bene, possiamo notare che è l’unico punto nel Padre Nostro dove noi siamo coinvolti, siamo chiamati a fare qualcosa e ciò che dobbiamo fare è proprio PERDONARE.
COME POSSIAMO QUINDI PERDONARE?
Ci sono vari passaggi che si possono sperimentare quando avviene qualcosa che ci causa sofferenza.
1. Vendetta, che genere ulteriore sofferenza per noi e per l’altro. Ha solo un breve e temporaneo momento di soddisfazione da parte dell’ego ma non nel medio e lungo periodo e in ogni caso non porta alcun beneficio alla nostra anima
2. Sofferenza, soffrire in silenzio e attendere che il tempo guarisca le ferite ma intanto rischiamo di farci molto male anche a livello fisico creando per esempio un tumore
3. Perdono Condizionato, “ti perdono solo se…”, si tratta di perdono condizionato, mettiamo una condizione, l’aspettativa che giunga qualcosa da parte dell’altro, l’anima non è ancora libera
4. Perdono Incondizionato, quando comprendo che perdonare libera me stesso prima ancora dell’altra persona. Mi libero da pesi e catene che non mi permettono di vivere gioiosamente il momento presente. Scelgo di non vivere ancorato al passato. Il test sono sempre le mie emozioni legate ad una certa situazione o una certa persona.
5. Non c’è danno, dunque non c’è niente da perdonare, quando la comprensione arriva in tempo reale, comprendo che le persone fanno il loro meglio con le loro conoscenze e il loro livello di consapevolezza. Le mie emozioni non vengono influenzate.
I primi 3 sono quindi ancora legati all’ego e generano ulteriore spazzatura invece di liberarci.
Ricordiamo di essere sempre molto gentili e pazienti con noi stessi. Possiamo trovarci in tutti e 5 i passaggi in funzione di quale momento della mia vita sto vivendo. Mi osservo. Le mie emozioni negative sono sempre un campanello che mi stimola all’osservazione profonda.
2. lL SECONDO CHAKRA E… COSTRUIRE
Nel Secondo Chakra siamo nella parte di creatività e piacere.
Fare qualcosa per il puro piacere di farlo è un piacere dell’anima, è come offrire la parte più pura e vera di noi stessi.
Noi siamo la manifestazione della divinità Qui.
Come Dio si manifesta attraverso di te?
Che cosa nutre il tuo piacere, portando beneficio a te e alla comunità?
La creazione della vita avviene attraverso il piacere, la procreazione avviene attraverso l’accoppiamento e il piacere di un orgasmo. La stessa cosa nella vita. Il flusso del piacere mi permette di creare. Il senso di colpa è un problema dell’ego, non fa parte dell’anima.
COME POSSIAMO FARE A GENERARE QUESTO PIACERE DENTRO DI NOI?
Facendo delle azioni in modo consapevole che sappiamo che ci generano piacere.
• Fermarsi a guardare un tramonto
• Osservare un fiore
• Passeggiare in un bosco
• Scegliere di andare in bici invece che in auto
• …
AZIONI CONSAPEVOLI che mi fanno stare bene, mi procurano piacere e mi danno gioia.
Ma pensa a quali sono le tue. Quali sono le tue azioni consapevoli?
Ma non basta ancora, serve un ulteriore passaggio perchè molto spesso, quando ci ritroviamo a compiere quelle azioni, la nostra mente ci porta da un’altra parte, proprio MENTRE stiamo compiendo quelle azioni che aspettavamo con tanta ansia.
Dunque oltre a sceglere e a compiere Azioni Consapevoli, serve anche avere… CONSAPEVOLEZZA NELLE AZIONI! quando faccio queste azioni o quando mi capitano altre occasioni la presenza e la consapevolezza amplificano questa gioia.
Questa è l’ALCHIMIA IN PRATICA: essere presenti nel momento, essere consapevoli! Quando io sono consapevole divento grato, entro nella vibrazione della gratitudine. Ogni cosa assume a livello di sensazioni corporee una potenza grandissima.
“Il vero miracolo non è camminare sull’acqua, ma è camminare sulla terra”
Thich Nhat Hanh
3. IL SECONDO CHAKRA E… CONDIVIDERE
Portare agli altri serve per radicare dentro di noi quello che impariamo dall’esperienza e serve agli altri per sperimentare e vivere un’esperienza a loro volta.
Condividere per contribuire. Contribuire è il bisogno più nobile dell’uomo, quello a cui tutti gli esseri aspirano.
E spesso ci confondiamo sul come fare. Spesso facciamo facciamo facciamo ma in realtà non stiamo davvero contribuendo.
Contribuire con la nostra energia, la nostra vibrazione positiva, il nostro amore incondizionato è il modo più potente ed efficace, che permette inoltre di non sentirci drenati per l’energia che doniamo, bensì di essere ricaricati a nostra volta.
Una meditazione bellissima, che deriva dalla tradizione buddista zen, è la Meditazione di Metta.
Mettā, in lingua Pali significa amore-gentilezza non condizionate, ed esprime una pratica che si propone di sviluppare benevolenza e compassione verso tutti gli esseri senzienti, partendo da se stessi, fino ad arrivare ai nemici.
Ecco qui la meditazione di Metta nella versione proposta da Thich Nhat Hanh:
Meditazione di Metta
Che io possa essere pieno di pace, felice e leggero nel corpo e nella mente
Che lui/lei possa essere pieno/a di pace, felice e leggero/a nel corpo e nella mente
Che loro possano essere pieni di pace, felici e leggeri nel corpo e nella mente
Che io possa essere al sicuro da ogni pericolo
Che lui/lei possa essere al sicuro da ogni pericolo
Che loro possano essere al sicuro da ogni pericolo
Che io possa essere libero da rabbia, afflizioni, paura e ansia
Che lui/lei possa essere libero/a da rabbia, afflizioni, paura e ansia
Che loro possano essere liberi da rabbia, afflizioni, paura e ansia
Parti con questo augurio e benedizione da te stesso/a per poi allargare alle persone intorno a te. E anche qui allarga lentamente, con i tuoi tempi, partendo dalle persone a te più care e più vicine fino ad includere tutti gli esseri. Sì proprio tutti. Anche quelli che fai ancora fatica a perdonare, a lasciare andare, e anche i terroristi e chi ha provocato sofferenza in te, negli altri e nel mondo. Una pratica trasformativo molto potente. Provala e ascolta il cuore più che cercare di capirla e accettarla con la mente.
Ed ecco la versione registrata che potrai utilizzare tutte le volte che vuoi
(ATTENZIONE INIZIA DOPO 15″):
Ed ecco un altro modo per condividere e contribuire.
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Nel prossimo articolo vedremo il Terzo Chakra, Manipura, il Chakra del Plesso Solare, collegato a Inadeguatezza e Autostima, alla Volontà e al vero Potere interiore e situato proprio nella zona dello stomaco. Un centro potentissimo che permette, quando sgombro, pulito e ben funzionante di manifestare la nostra natura divina Qui sulla Terra.
Che tu possa lasciar andare i sensi di colpa, nutrendo il Perdono verso te stesso e verso gli altri.
Che tu possa fermarti ad osservare ciò che ti da piacere e gioia, entrando in uno stato di profonda consapevolezza del momento presente e sentendoti parte di tutto ciò che ti circonda.
LOVE,
Miranda
PPS:
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