Oggi si sente molto parlare di alchimia e di chakra e, con alla diffusione dello yoga, la ricerca del loro equilibrio è diventata più una moda che una vera missione per raggiungere il benessere.
In realtà, sono molto più importanti di ciò che sembrano
Scientificamente è stato scoperto che i chakra sono zone dove alcuni recettori specifici sentono le emozioni. Ogni stato emotivo infatti è veicolato dai neuropeptidi, piccole molecole che connettono il Sistema Nervoso Centrale e il Sistema Immunitario, scoperte dalla candidata Nobel per la Medicina Candace Pert (1946-2013).
I chakra sono i centri di energia del nostro corpo. I più conosciuti sono i 7 principali (in realtà sono molto più di 7), e presidiano alle aree fondamentali della nostra vita:
- la relazione con il denaro,
- le relazioni con gli altri,
- la sessualità,
- la gestione delle emozioni,
- la capacità di manifestare i nostri talenti e il nostro potere personale,
- la capacità di ricevere e donare amore in tutte le sue forme,
- la comunicazione,
- l’espressione creativa,
- la capacità di usare i pensieri (piuttosto che farsi usare dai pensieri),
- la connessione con la nostra parte spirituale.
Ma cosa puoi fare per stare meglio
utilizzando questi centri di potere ?
Puoi ripulirli, grazie all’Alchimia Interiore, creando spazio e permettendo all’energia di circolare e poi rigenerarli consentendoti di:
- riconoscere e trasformare il “demone”
- scoprire e valorizzare la virtù
presenti in ognuno di essi.
In modo concreto ecco quello che possiamo ottenere imparando a lavorare questi centri di energia e di potere:
- diventare consapevole e eliminare le paure verso il futuro,
- aumentare il coraggio nel prendere piccole e grandi decisioni,
- riconoscere e esprimere i tuoi talenti in modo creativo,
- diventare cosciente degli schemi di pensiero limitanti,
- trasformare i blocchi e ristagni causati dai veleni emozionali dei sensi di colpa, vergogna, senso di inadeguatezza,
- migliorare le relazioni eliminando le aspettative e i giudizi verso te stess@ e gli altri,
- liberare la tua capacità di espressione e creazione,
- togliere la pesantezza del senso del dovere e del “fare fare fare”
- aprire e migliorare la connessione con le tue guide spirituali
Vediamo brevemente e schematicamente i Sette Chakra:
1° CHAKRA della Radice
- Demone: Paura
- Virtù: Sicurezza
- Nome sanscrito: Muladhara
- Significato: Radice
- Localizzazione: Pavimento pelvico, perineo
- Elemento: Terra
- Funzione: Sopravvivenza, Appartenenza, Possesso
- Ghiandole: Surrenali
- Colore: Rosso
- Cibi: Proteine, Carne
- Verbo: IO HO
- Pietra: Rubino
2° CHAKRA Sacrale
- Demone: Senso di colpa
- Virtù: Piacere
- Nome sanscrito: Suadhistana
- Significato: Dolcezza
- Localizzazione: Ventre, intestino
- Elemento: Acqua
- Funzione: Desiderio sessuale, procreazione
- Ghiandole: Gonadi
- Colore: Arancione
- Cibi: Liquidi
- Verbo: IO VOGLIO
- Pietra: Ambra, corallo, opale
3° CHAKRA del Plesso solare
- Demone: Inadeguatezza
- Virtù: Autostima
- Nome sanscrito: Manipura
- Significato: Gioiello
- Localizzazione: Stomaco
Elemento: Fuoco - Funzione: Volontà, potere
- Ghiandole: Pancreas
- Colore: Giallo
- Cibi: Carboidrati
- Verbo: IO POSSO
- Pietra: Oro
4° CHAKRA del Cuore
- Demone: Chiusura
- Virtù: Amore
- Nome sanscrito: Anahata
- Significato: Non colpito
- Localizzazione: Cuore
- Elemento: Aria
- Funzione: Amore, essenza
- Ghiandole: Timo
- Colore: Verde
- Cibi: Frutta e verdura
- Verbo: IO AMO, IO SONO
- Pietra: Smeraldo
5° CHAKRA della Gola
- Demone: Non verità
- Virtù: Comunicazione
- Nome sanscrito: Vishudda
- Significato: Purificazione
- Localizzazione: Gola
- Elemento: Suono
- Funzione: Comunicazione, creatività
- Ghiandole: Tiroide, paratiroide
- Colore: Azzurro
- Cibi: Frutta
- Verbo: IO CREO, IO PARLO
- Pietra: Acquamarina, turchese
6° CHAKRA del Terzo Occhio
- Demone: Pensiero razionale
- Virtù: Intuizione
- Nome sanscrito: Ajna
- Significato: Centro del comando
- Localizzazione: Centro della fronte sopra gli occhi
- Elemento: Luce
- Funzione: Intuizione, visione
- Ghiandole: Ipofisi, ghiandola pineale
- Colore: Indaco
- Cibi: Digiuno
- Verbo: IO VEDO
- Pietra: Zaffiro
7° CHAKRA della Corona
- Demone: Attaccamento
- Virtù: Connessione
- Nome sanscrito: Sahasrara
- Significato: Mille petali
- Localizzazione: Sommità del capo
- Elemento: Pensiero
- Funzione: Sintonizzarsi con l’universo
- Ghiandole: Epifisi
- Colore: Violetto
- Cibi: Digiuno
- Verbo: IO SO
- Pietra: Diamante
(Fonte: www.reiki.it)
Ripulire i Chakra significa ascoltarsi ed entrare in uno stato di maggiore consapevolezza, osservarsi non soltanto esteriormente ma anche interiormente, collegandoci alla parte divina di noi stessi.
Ognuno di noi infatti ha una propria spiritualità e dà un nome alla propria divinità.
Qualunque sia il nome che tu dai ai tuoi riferimenti spirituali, divini, universali, forse rimarrai molto sorpresa nello scoprire qualcosa di nuovo in relazione a una delle preghiere che conosci fin da quando eri piccola ma probabilmente ignorando alcune sue qualità fondamentali.
Stiamo parlando di una preghiera della tradizione cristiana ma che in realtà è la preghiera alchemica universale per eccellenza e che inoltre contiene, per ognuna delle sue frasi che la compone, una stretta connessione proprio con i 7 chakra.
Sto parlando della preghiera del Padre Nostro, che d’ora in poi potrà essere per te una grande guida e ispirazione per rigenerare i tuoi centri di Potere. Andiamo ad analizzarla insieme.
Il Padre Nostro
Il Padre Nostro è una preghiera universale ed esiste un profondo legame tra questa preghiera e i Sette Chakra, come spiego approfonditamente nel primo degli 8 webinar dedicati proprio ai centri di Potere “Alchimia e Centri di Potere”.
Vediamo qui un riassunto:
Il Padre Nostro si può suddividere in 3 parti.
- La prima parte del Padre Nostro è una preghiera di glorificazione e un’apertura di magnificenza verso il Padre. Questa prima parte è connessa alla parte alta dei chakra.
- C’è poi una parte intermedia, che collega il cielo con la terra, la parte superiore con la parte inferiore, rispecchiato dal 4° chakra;
- Infine la terza parte, dove è presente una vera e propria preghiera di richiesta (“dacci”), riconducibile ai tre chakra inferiori.
Partiamo intanto sottolineando una frase chiave, che mi sta molto a cuore, approvata anche dal Vaticano nel 2013, che va a sostituire la nota “non ci indurre in tentazione” con “non ci abbandonare nella tentazione”: le guide, le entità, non inducono in tentazione bensì ci custodiscono, ci proteggono, ci liberano.
Vediamo ora ogni frase.
Padre: significa che noi siamo figli, fatti della stessa materia, discendenti diretti.
Nostro: si riferisce a tutti noi, appartiene a tutti noi. Significa che siamo davvero fratelli e sorelle. Tutti. E questo diventa reale quando ci identifichiamo con la nostra parte divina dentro di noi.
Che sei nei Cieli: lo possiamo trovare in un luogo preciso, nei cieli, alzando lo sguardo verso l’alto, verso il cielo. Non solo quello che vediamo sopra di noi. Nei cieli. Tutti i cieli, anche quelli che escono dalla nostra vista.
Ogni passo che segue è un collegamento specifico ad uno specifico chakra.
Attenzione:
ci sono molte diverse interpretazioni.
Questa è quella che io utilizzo quando lo recito e per me ogni volta è un modo per entare in profonda connessione con ognuno dei centri di Potere. L’obiettivo non è di trovare l’interpretazione giusta ma quella che più è utile per il nostro benessere e la nostra felicità. Utilizzala se senti che è utile anche per te. Semplice 🙂
Sia santificato il tuo nome: si collega al 7° Chakra, solo attraverso il nome possiamo collegarci alla divinità, il nome è qualsiasi nome viene utilizzato per invocare la divinità, quando viene reso santo.
Venga il tuo regno: è il 6° chakra che indica il togliersi dal pensiero razionale, conduce al Regno, è la porta tra il fuori e il dentro.
Sia fatta la tua volontà: il 5° chakra, quello della comunicazione, ci riconduce alla parola ABRACADABRA, in aramaico Avrah kaDabra: io creerò come parlo. Prego di creare e parlare secondo la volontà divina.
Come in cielo cosí in terra: è il 4° chakra, l’amore, la connessione tra sopra e sotto, tra cielo e terra;
Dacci oggi il nostro pane quotidiano: è il 3°, ci riconduce al chakra del plesso solare, della volontà, del potere, ci dice che ci serve solo il pane di oggi, non serve accumulare e affermare il nostro potere, e chiediamo di darcelo tutti i giorni, non serve stressarci e pre-occuparci per il futuro.
Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori: che significa perdonaci i nostri errori, come noi li perdoniamo a chi ci ha fatto del male (dal nostro punto di vista); il 2° chakra, la sede delle emozioni, dei sensi di colpa, dei giudizi, per tenerlo sgombro quindi ci chiede di perdonare, è l’unico punto dove noi siamo coinvolti in qualche cosa, è l’unica cosa che ci viene richiesta: perdonare ed essere perdonati.
E non abbandonarci nella tentazione ma liberaci dal male: il 1° chakra, quando le tentazioni materiali rischiano di far funzionare male questo chakra legato alla materialità.
Amen: significa Cosí sia, che equivale a un Ohm, che ritorna nel mantra AUM, con un suono che tocca tre punti vibrazionali differenti. Ascoltati. Ripeti dentro di te questa parola, AUM, prendi un respiro profondo e lascia che l’aria entri dentro di te; espirando lascia che la tua voce, e tutto lo spazio interno a te, vibri mantenendo lunga la prima vocale A, seguita dalla vocale U, per finire sulla consonante M. Ripetila tutto d’un fiato. Lascia che questa vibrazione si espanda in tutto il tuo corpo e percepisci, cambiando la lettera, in che spazio si concentra. Fallo ora. Inspira e sull’espiro ripeti…AaaaaaUuuuuuMmmmmm.
Forse riesci a percepire che la A vibra più nella parte bassa, dei primi chakra, la U nella parte centrale e la M vibra in alto, nella testa. Quindi con l’AUM finale ripercorriamo tutti i chakra ancora dal basso verso l’alto facendo quindi un giro completo dal 7 ° al 1° e di nuovo dal 1° al 7°.
La prossima volta che reciti il Padre Nostro porta la tua attenzione ad ogni chakra e chiudi con un AUM finale. Vedrai come cambia la tua sensazione e il tuo coinvolgimento.
Potrai comprendere quando la preghiera è solo recitata sulle labbra o quando tu DIVENTI la preghiera che stai recitando.
Che tu possa Sperimentare, Respirare, Condividere e Ascoltare la divinità che è dentro di te.
LOVE,
Miranda
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